La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

Delitto in Vaticano, Parte 2

« Older   Newer »
  Share  
AlexandraS~
Posted on 1/4/2011, 19:18     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




La lettera è estranea in ogni forma, perchè inizialmente sottolinea come sia insussistente la tesi del raptus omicida e inoltre, rimane la perizia calligrafica indica che a scrivere quelle parole non è stato Cedric, nè tantomeno una persona in stato confusionale, nè scioccata, ma assolutamente calmo. Non ci sono poi coincidenze di date, visto che Cedric era nell'arma da un periodo diverso da quello indicato nella missiva. Il giorno della lettura pubblica della lettera fu il 5 maggio ma, il giorno seguente, la missiva arrivò in mano ai quotidiani leggermente modificata: adattata al francese, togliendo alcuni italianismi. Ultimo, ma non ultimo dettaglio, la lettera era indirizzata alla madre ma con il cognome dell'ex marito. Cedric sapeva quale cognome usasse la madre in quel momento, che non era di certo quello iscritto nei registri vaticani e questo fa sospettare, insieme agli altri indizi, che la lettera non fosse stata scritta dalla guardia svizzera ma da chi aveva chiamato Muguette Baudat in un modo sbagliato.
Il telefono poi, ci da altri due punti su cui riflettere: secondo i tabulati telefonici, Estermann era a telefono mentre avveniva la strage, ma di quel testimone non si seppe più nulla. Un altro testimone acustico fu padre Ivano, padre spirituale di Cedric, che disse di aver ricevuto un messaggio vocale impresso sulla segreteria da parte di Cedric, alle ore 20.30. Un messaggio in cui Cedric chiedeva aiuto in modo disperato: nemmeno di padre Ivano si seppe più nulla.

Altri interrogativi ci vengono dal modo in cui il cadavere di Cedric è stato trovato: a pancia in giù, con la pistola nascosta sotto.
Stando alle dichiarazioni ufficiali della Santa Sede, Cedric avrebbe dovuto prima compiere la strage e poi piegarsi in avanti, mettere la pistola in bocca e fare fuoco, mandando cosi il proiettile a scalfire il soffitto. Possibile, ma improbabile.
Se si riflette però su dei punti, si capisce che c'è qualcosa che non va: il proiettile si dovrebbe essere scontato con l'osso occipitale, quindi con il cranio, alcune delle ossa più forti e resistenti. A quell'impatto, Cedric avrebbe risentito di un colpo così forte da finire all'indietro e quindi supino a terra. Inoltre, lo sparo produce dei gas che nel caso di Cedric si sono concentrati in bocca: quindi non solo la violenza dello sparo in se, ma anche i gas, avrebbero dovuto spingere Cedric all'indietro e non in avanti. La pistola inoltre, non sarebbe dovuta essere sotto il cadavere, perchè il giovane non poteva essere cosciente al punto tale da tenerla stretta in mano dopo lo sparo.

Per screditare Cedric Tornay vennero presentate diverse "prove".
I 4 mozziconi di spinello ritrovati nell'alloggio di Cedric sono una di quelle: la Chiesa voleva dimostrare che le canne portano a raptus omicidi? Si, ma hanno dimenticato che scientificamente non è provato che il fumo alterino lo stato psicologico fino a far commettere omicidi alla gente.
Poi, la tesi della cisti: una broncopolmonite mal curata, secondo la Santa Sede, portò alla formazione di questa cisti che, premendo sul lobo frontale del ragazzo, ne causò disturbi comportamentali.
Inoltre, in Vaticano, Cedric viene descritto come un ragazzo disinibito, attaccabrighe, un omosessuale e prostituto.
Tanto per completare l'impianto di scredito nei confronti di Cedric Tornay.

La forza di Muguette Baudat
Secondo Mauguette Baudat, il Vaticano ha portato avanti un'azione di ostruzionismo nella giusta risoluzione dell'indagine riguardante l'omicidio di Estermann, della Romero e di suo figlio, la terza vittima uccisa: secondo la donna, i tre sono stati uccisi da «un'organizzazione occulta dentro il Vaticano che ha orchestrato una messa in scena per far passare mio figlio per pazzo».
La madre di Tornay non solo venne informata in quel modo di cui raccontavamo prima, ma venne anche sconsigliata di recarsi a Roma: in primo luogo perchè a causa dello sparo e del caldo di quei giorni, il viso di Cedric era irriconoscibile e quindi i collaboratori vaticani, sconsigliarono la vista alla madre del giovane. Come se fosse un consiglio di misericordia.
SPOILER (click to view)
Ragionando, non si hanno delle celle frigorifere in Vaticano? E poi, se faceva così caldo in quei giorni, perchè gli Estermann avevano le finestre dell'appartamento rigorosamente ben chiuse?

Successivamente, le fu sconsigliato di andare a Roma perchè negli alberghi non c'era posto, nessuna camera disponibile a Roma per la madre di quello che veniva dipinto come un assassino.
Mauguette ovviamente non volle ascoltare ragioni e andò a Roma: lì, la Santa Sede la convinse a far cremare il figlio. Il giorno seguente però, la signora Baudat non firmò l'autorizzazione per la cremazione, rifiutandosi di seguire il consiglio del Vaticano su come evitare un difficile trasporto della salma.
Alla signora Baudat venne categoricamente negata l'entrata in possesso degli atti in sede d'inchiesta, perfino ai suoi avvocati; inoltre le venne vietato di accedere agli atti anche dopo il 1999, anno della definitiva archiviazione del caso. La donna, per tutta risposta, convocò una conferenza stampa il 5 luglio del 2002, insieme ai suoi legali, Jacques Verges e Luc Brossollet: in questa conferenza si presentarono le prove inconfutabili che smontano le indagini chiude del Vaticano e non solo.
Inizialmente, vennero esposti i documenti della seconda autopsia sul corpo di Cedric fatta nel 1999: non vi è traccia della famosa cisti colpevole del raptus omicida, ma c'è invece una frattura alla base del cranio, nella regione occipitale sinistra, che potrebbe provenire da un forte colpo subito dal giovane. Per questo fu trovato sangue e muco nei polmoni. La pistola che ha ucciso Cedric non è la sua pistola d'ordinanza, una calibro 9,41, ma una 7 millimetri; e sarebbe la stessa 7 millimetri che ha provocato la rottura dei due incisivi, visto che la pistola sarebbe stata spinta in bocca al ragazzo.
Da tenere a mente che il cellulare di Cedric è stato restituito alla signora Baudat disabilitato, in pratica il cellulare era inutilizzabile e inutile alle indagini; e i tabulati, li hanno tenuti in Vaticano.
Una vera storia che da un sapore ancora più amaro è quella riguardante il diacono Yvon Bertorello: prete che avvicinò la signora Baudat il 6 maggio, 2 giorni dopo l'omicidio, e le disse di avere le prove dell'innocenza del figlio e del complotto che era in atto contro il ragazzo. Muguette Baudat vide quell'uomo solo un'altra volta, in Svizzera, e anche in quell'occasione il prete le disse le stesse cose, per poi far perdere di sè ogni traccia. Stranamente.

L'ombra della Loggia Vaticana e dell'Opus Dei, per finire alla Stati e al KGB
Nel 1999 un gruppo di prelati ruppe il silenzio e in forma anonima, pubblicò un libro dal titolo Discepoli della verità in cui si sostenevano tesi precise riguardanti la morte dei tre cittadini vaticani.
Secondo i tre prelati, all'interno dello Stato Vaticano c'è una lotta per la supremazia tra la massoneria, la Loggia Vaticana, e l'Opus Dei.
La nomina a comandante di Alois Estermann avrebbe infastidito la Loggia Vaticana, in quanto Estermann noto esponente dell'Opus Dei.

Da ricordare che durante la conferenza stampa indetta da Muguette Baudat, la donna sostenne fortissimamente il legame tra l'uccisione degli Estermann e suo figlio, con l'attentato a Giovanni Paolo II e la misteriosa sparizione di Emanuela Orlandi.
E cosa c'entra?
Secondo due giornali, uno tedesco e uno inglese, proprio nei giorni dopo l'omicidio de 4 maggio, Estermann non era solo un esponente dell'Opus Dei ma era anche un soldato della Stasi, l'organizzazione dei terroristi russi, ed era conosciuto con il nome di Werder.
Alois Estermann era uno di quelle spie terroristiche russe che si organizzarono per colpire il Papa, come nell'attentato del 1981: ma quando il terrorismo russo capì che Papa Wojtyla era diventato molto sospettoso e diffidente, cercò di attaccarlo portando avanti dei rapimenti di giovani cittadini vaticani in età adolescenziale.
Una di quei cittadini rapiti, fu Emanuela Orlandi e Alois Estermann era uno di loro.

Nessuna giustizia
La signora Muguette Baudat ha fatto di tutto e continua a fare di tutto per dimostrare la verità, ma lo Stato della Città del Vaticano non ha mai firmato l'articolo 6 della Convenzione Europea sul principio dell'equo processo.
Questo fa si che non si possa ricorrere alle disposizioni della Convenzione Europea: con questo, la Santa Sede ha fatto si che l'unica ragione giudiziaria esistente, sia la propria.


Tesi degli avvocati della signora Baudat a Chi l'ha visto?

Delitto in Vaticano - Puntata Speciale di Enigma dedicata al caso Estermann.


Prima Parte
 
Top
0 replies since 1/4/2011, 19:18   125 views
  Share