Indice:1.La scomparsa
2.La banda della Magliana3.Il vaticanoEmanuela Orlandi, nasce a Roma, ed è una cittadina vaticana. Su di lei un alone di mistero, si alza come se fosse della nebbia. Infatti, Emanuela, scompare in circostanza misteriose il 22 giugno del 1983, all'età di 15 anni.
Quella che all'inizio poteva sembrare la una normalissima sparizione, divenne presto uno dei casi più oscuri della storia italiana. L'indagine infatti, coninvolse lo Stato Vaticano, lo IOR, la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Stati. Il tutto, in un intreccio che ancora oggi non è chiaro.
La scomparsaMa torniamo al momento della scomparsa, prima di seguire le possibili ipotesi che si sono seguite:
E' sera, ed Emanuela sta percorrendo la strada che la collega dal Vaticano, fino a scuola. Quasi tranquillamente, un passante con una BMW verde le se avvicina e le offre un lavoro presso l'azienda di cosmetici AVON.
Emanuela, al tempo adolescente, presa dalla proposta allettante e dallo stipendo molto interessante (circa 375 mila lire), rimanda la conferma e si lascia con l'uomo frettolosamente.
Esce presto da scuola e chiama a casa, per parlare della proposta che le era stata fatta... La sorella, dubbiosa, le dice di tornare a casa in modo da poterne parlare con la madre e quindi in modo da sistemare il tutto.
Quello sarà l'ultimo contatto che Emanuela avrà con la sua famiglia.
Emanuela parla con una sua compagna di scuola, la quale la accompagna alla fermata dell'autobuse, e la lascia alle 19 e 30.
Poco dopo, Emanuela viene vista da un vigile urbano in servizio, davanti al Senato. Il vigile dirà solo più tardi, dopo esser stato interrogato, di averla vista insieme ad un uomo alto circa 1m e 75, sui 35 anni, snello, con il viso lungo, stempiato, con una valigetta e una BMW metallizzata...
Altri testimoni la videro salire sull'auto e dall'identikit che fu tracciato, un carabiniere notò la somiglianza con
Enrico De Pedis, membro della Banda della Magliana. Tuttavia, questo dettaglio, venne stranamente tralasciato in seguito alla latitanza di De Pedis all'estero.
Le ricerche, Pierluigi e MarioLe ricerche non scattarono subito, perchè, ancora più stranamente, le forze dell'ordine pensarono ad una scappatella.
Solo dopo ben tre giorni dalla scomparsa (quindi siamo al 25 giugno), arrivò agli Orlandi una chiamata da parte di un uomo che diceva di chiamarsi Pierluigi, il quale raccontò che la sua fidanzata aveva incontrato a Campo dei Fiori due ragazze, una delle quali vendeva cosmetici, aveva con sé un flauto e diceva di chiamarsi Barbara.
La voce di Pierluigi, riferì anche che questa Barbara, all'invito di suonare il flauto, si sarebbe rifiutata a causa della vergogna che provava nell'indossare gli occhiali.
Tre ore più tardi, Pierluigi richiamò, aggiungendo che gli occhiali di Barbara erano "
a goccia, per correggere l'astigmatismo".
Queste chiamate si rivelarono preziose per i familiari, poiché in effetti Emanuela era astigmatica, si vergognava di portare gli occhiali e suonava il flauto.
Il giorno dopo, il 26 giugno Pierluigi, durante un'altra chiamata, aggiunse alcune informazioni su se stesso: disse di avere 16 anni e di trovarsi in quella giornata con i genitori in un ristorante al mare. Comunicò anche che Barbara avrebbe suonato il flauto al matrimonio della sorella ma rifiutò ogni ulteriore collaborazione per rintracciare Emanuela e di incontrare di persona lo zio.
Il 28 giugno fu il turno di un certo Mario che, con un forte accento romano, disse di avere 35 anni. Anch'egli sosteneva di aver visto un uomo e due ragazze che vendevano cosmetici, una delle quali diceva di essere di Venezia e chiamarsi Barbara. Significativo risulta, durante la telefonata di Mario, un piccolo dettaglio: quando gli viene chiesta l'altezza della ragazza, egli esita, come se non lo sapesse. In sottofondo, si sente una seconda voce, che dice "
No, de più". Sembra quindi che ci fosse un secondo uomo con lui, il quale avrebbe visto la ragazza, al contrario di Mario.
In una seconda telefonata, Mario spiegò che Barbara gli avesse confidato di essersi allontanata volontariamente da casa. La famiglia, considerando quest'ipotesi impossibile, perse a questo punto fiducia nelle telefonate di Mario di Pierluigi. Mario venne, dopo molti anni, identificato con forte probabilità in un uomo vicino alla Banda della Magliana.
Edited by Mercury~ - 4/1/2011, 14:24
