La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

Le Faunalia

« Older   Newer »
  Share  
Morgwen )o(
Posted on 29/6/2014, 10:33     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




Nell’antica Roma le Faunalia erano feste celebrate in onore di Fauno, divinità italica di origine pastorale, protettore del bestiame e della fecondità, dio della campagna contrapposto al dio dei boschi Silvano. Secondo alcune fonti, fu Numa Pompilio ad introdurne il culto a Roma.
Stando alle testimonianze, l’unico tempio di Fauno si trovava sull’Isola Tiberina e, presso un bosco situato nelle vicinanze della fontana Albunea, esisteva un celebre oracolo dedicato al dio.
La tradizione prevedeva due celebrazioni di tale festività: Faunalia Invernali, conosciute anche come Faunalia Rustica e le Faunalia Primaverili, spesso associate ai Lupercali.

Le Faunalia Invernali si svolgevano dal 5 all’8 dicembre, in occasione dell’inverno e della fine dei lavori nelle campagne. I festeggiamenti si tenevano all’aperto, solitamente nei campi lontani dal centro urbano. Secondo la tradizione i pastori e i contadini si intrattenevano intorno a fuochi propiziatori, tutti i villaggi erano in festa, i crateri erano ricolmi di vino e intense nuvole d’incenso si innalzavano dalle are. Erano giorni di festa per tutti, compreso il bestiame che, in quei giorni, venivano temporaneamente lasciati libri. Per le Faunalia Invernali era previsto il sacrificio di capretti o pecore in onore di Fauno, le carni degli animali sacrificati venivano poi distribuite ai presenti e mangiate. Di notte si usava dar luogo a una danza particolare, che veniva compiuta anche dai sacerdoti Salii, attraverso la quale veniva invocata la protezione di Fauno sul raccolto e sul bestiame.

Secondo i testi di Orazio, in questo contesto Fauno è posto in esplicito rapporto col lupo.

L’Ode a Fauno oraziana invoca il dio chiedendogli di mostrare il suo aspetto mite, affinché i germogli possano spuntare dal suolo, ma le immagini più intense sono dedicate alle fronde della foresta e ai lupi che vi vagano. Fauno è un’entità divina che affascina proprio per la sua ambiguità: parte uomo e parte dio, è raffigurato in forma umana e ferina, probabilmente per dare risalto a una certa primordiale ambivalenza, orientata ora verso il bene ora verso il male. Perciò si rende necessario rabbonirlo con preghiere e riti adatti alla sua indole.
Le Faunalia Primaverili, invece, avevano luogo il 15 febbraio, per celebrare l’inizio della primavera e della natura e invocarne la protezione sui greggi.

Marco Terenzio Varrone, nei suoi testi, racconta un rituale notturno che si svolgeva per impedire al Fauno, in occasione della nascita di un bimbo, di insediare la puerpera: tre uomini impersonavano i guardiani della soglia, costoro percorrevano i limiti della casa, si recavano alla porta principale; il primo, rappresentava Picumno, demone del mortaio e della scure, colpiva la soglia con una scure, il secondo, intrepretava Pilumno, demone della lancia e del pestello, colpiva la soglia con un’arma da lancio, e il terzo, che impersonava Stercutius, demone dell’immondizia e per contrasto della purificazione, ripuliva la soglia dalle schegge con una scopa invocando Deverra, divinità inserita nell’elenco degli “Indigitamenta” (invocazioni alle divinità).
Con questi atti rituali si sarebbe esorcizzata l’intromissione di Fauno o più tradizionalmente di Silvano. Inoltre, Varrone, sostiene che venissero assegnati tre dei come custodi della donna che ha partorito, affinchè il dio Silvano non entrasse di notte e si congiungesse, forzatamente, con lei.
 
Top
0 replies since 29/6/2014, 10:33   57 views
  Share