Sciogliete una tazza di sale in tre tazze d'acqua che verserete in una bottiglia e porterete fino al limitare di un corso d'acqua, preferibilmente al tramonto. Permettetevi di sentire il dolore:
pensate alle vostre perdite e a tutti i vostri "lutti": alle relazioni fallite, agli amici e ai partenti persi, alle opportunità che vi sono sfuggite, ai sogni svaniti, al tempo sprecato prendendovi cura di presone ingrate anzichè trascorrerlo nutrendo voi stessi, alla perdita della capacità di piangere, a qualunque altra cosa vi perseguiti. Lasciate emergere le emozioni.
Se ci riuscite, piangete. Invocate Poseidone, l'antico Dio greco del mare, i cui miti sono pieni di emozioni profonde come l'oceano. Poseidone è la divinità delle emozioni maschili. Dite:
Potente Dio Poseidone, dalle emozioni profonde e intense come il vasto mare, ascolta il mio lamento, accetta le mie lacrime, aiutami a pulire il cuore e a liberare l'anima.
Esprimete il dolore, i rimpianti, le sofferenze, le paure, le perdite, il tormento ad alta voce, e ogni volta versate un pò di acqua salata nell'acqua di fronte a voi. Quando avete finito sciacquatevi il volto nelle acque di Poseidone e ringraziatelo.
Ripetete la pratica tutte le volte che ne avete bisogno, finchè non sentite il dolore dissolversi e le vostre emozioni non comincieranno a fluire.
(P. Curott)
* il rito è modificabile, come gli altri del resto, a seconda delle possibilità e aspettative
* la divinità non dev'essere per forza Poseidone, si può, ovviamente, chiamare qualsiasi archetipo si preferisce o gli Dei senza archetipizzarli.
* E' possibile anche fare una lista e scrivere ciò di cosa ci si voglia liberare e gettarlo in acqua o bruciarlo e buttare le ceneri nell'acqua.