La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

Baudelaire, Letto in chiave satanista spirituale

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enomeD88
Posted on 25/6/2011, 22:00     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




Ecco una riflessione interessante che un mio fratello ha esposto riguardo al genio d Baudelaire.
Un estratto da un articolo sulla vita e le opere di Baudelaire il quale fu fra i primi satanisti moderni:

L’eroe satanico

Baudelaire rappresenta alla perfezione l’archetipo dell’eroe satanico. Egli ricercava la libertà assoluta nel costante rapporto con gli altri, nella sua unicità, attraverso il compiere peccati ed accettandone le punizioni. Ebbene egli non fu un rivoluzionario, bensì un rivoltoso. Il primo avrebbe annullato le costrizioni morali della perbenista società borghese del secondo impero e, costruitosi una morale personale, ad essa avrebbe aderito; il secondo invece riconosce come perfetta e inevitabile la gerarchia e la società ove si trovava a vivere, ne accetta l’autorità, il potere di giudicare e ne giustifica l’esistenza in se stessa, ma le si rivolta contro, infrangendone le regole per il gusto di farlo, di poter scagliare le proprie ragioni al processo, ma accettandone la sentenza; e deliberatamente scegliendo di comportarsi così egli diventa finalmente libero, completamente malvagio e devoto al Male.
Benché egli non fosse credente (escludendo certi periodi di instabilità in cui fu fervidamente credente), non fu mai totalmente ateo. Lo si può considerare piuttosto come un adepto di una messa nera, il quale vede in Dio il nemico, l’oppressore autoritario, non una superstizione da sradicare in una rinascita spirituale: in Baudelaire non esiste la possibilità della redenzione né un rinascimento culturale della società o morale dell’individuo. Egli ignora la figura di Cristo e gli sostituisce la figura del Dio vendicatore dell’antico testamento, collocato in un mondo teocratico ancora oggetto del proprio creatore.

Baudelaire stesso apprezzava molto la figura miltoniana di Satana, destinatario delle famose litanie, accorati inni solidali al “più bello e più sapiente degli angeli”¹, l’unico fra essi a mantenere una memoria individuale, una personalità che pur riconoscendo l’onnipotenza di Dio agisce nel Male per il Male stesso autoaffermandosi nella distruzione. Egli vede in Satana la bellezza dolorosa: vinto, decaduto, colpevole, reietto, oppresso dal ricordo della colpa inespiabile e divorato dall’inappagabile ambizione di sostituirsi a Dio

Fonti: principalmente i Fiori del male, le sue lettere ed il saggio di Sartre.
 
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+_Nahash_+
Posted on 26/6/2011, 11:01     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




Vorrei farti ragionare su una cosa... il fatto che molti scrittori prendessero come modello satana come ad esempio anche carducci non fa di loro dei satanisti. Solitamente era visto come un modello (come oggi infondo per il satanismo spirituale) di ribellione non solo al potente ma come ribelione verso l'etica, l'obblico e il piacere di provare un qualcosa di diverso ovvero lasciarsi all'esternazione dei sentimenti oppure di provare ad essere più audaci perchè per come ragioni tu Prima ancora di Baudelaire c'era Blake che su satana ci ha fatto di tutto e di più eh XD
 
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1 replies since 25/6/2011, 22:00   89 views
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