Non ho pensato a nient'altro che a te, è stato questo il mio peso, la mia condanna. Per molto tempo ho sopportato una luce che non era la mia, per timore di brillare in modi diversi dalla tua, senza pensare che la semplicità a volte, è la il potere più forte dell'essere umano. Non ho pensato che coprirmi il volto, con un trucco ben elaborato, mostrasse solo un viso di cartone, finto, che non poteva essere amato proprio perché incompleto della verità. Quando ho smesso di accendermi a finzione, è stato il momento in cui il mio buio mi ha avvolto e stupita, ho scoperto che tu eri lì con me; e che a contrario di quello che pensavo, avevi deciso di stare vicino a me, di stringermi la mano e di dirmi andiamo avanti, purchè sia insieme. Grazie, a te, che hai saputo guardare dentro me, quando nemmeno io ci avevo mai visto, per paura di ritrovarmi in un vuoto di niente, fatto da pareti timorose e tremanti. Grazie, a te, che mi hai mostrato l'umanità di essere, e l'umanità di essere imperfetto e di tirar fuori, dall'imperfezione, il vero colore dell'anima. Grazie, a te, che a contrario di tutti, non mi hai ascoltata: mi hai sentita. Grazie a te, che sei con me.
Grazie, a te, che hai saputo guardare dentro me, quando nemmeno io ci avevo mai visto, per paura di ritrovarmi in un vuoto di niente, fatto da pareti timorose e tremanti.
Scusa se mi intrometto, ma questa frase l'ho sentita molto vicina. Complimenti anche a te
Grazie, a te, che hai saputo guardare dentro me, quando nemmeno io ci avevo mai visto, per paura di ritrovarmi in un vuoto di niente, fatto da pareti timorose e tremanti.
Scusa se mi intrometto, ma questa frase l'ho sentita molto vicina. Complimenti anche a te
