| Il titolo dice tutto. Io penso che le religioni (badate bene che non parlo di filosofie - buddhismo, yoga, induismo ecc... quindi sono esclusi da questa discussione-) facciano schifo. Siano la costrizione suprema dell'uomo. Qualunque sia la loro religione gli uomini di fede o i credenti avranno una mentalità chiusa e saranno sempre fissi sulle loro idee. Per loro la conoscienza è un cubo di roccia, è quello e nient'altro, tutto il resto è falso. La religione non ammette interazioni con altre religioni, in quanto implica fede cieca nel Dio di quella religione. Se tu ammetti che anche un altro Dio possa esistere, la tua religione sarà debole. Sempre. Uno di una religione vedrà sempre un'altra persona di un'altra religione come uno sciocco o un inetto e cercherà di fargli sempre capire quanto la sua mentalità sia stupida, sbagliata e ristretta. E viceversa. Le Religioni sono un eredità del nostro passato di neo-sapiens sapiens, quando la conoscienza era alle origini. Ora la conoscienza del Mondo è un fiume in piena e una persona non può affidarsi ad una religione, qualunque essa sia, per capire il Mondo e la Vita, perchè inevitabilmente sbaglierà qualcosa oppure non riuscirà a concepire certe sfumature dell'esistenza. É per questo che tutte le persone che credono ciecamente in un dio non potranno mai arrivare ad una completa illuminazione, ma solo parziale, cioè solo negli aspetti in cui quella religione si sviluppa principalmente. Il mio pensiero è : Per capire davvero il mondo bisogna prendere un po' di tutto da tutto, capire dove sta il lato positivo e cercare di escludere il lato negativo da qualunque cosa. La Realtà è Tutto e Niente; non Unità, ma Pluralità, comunque sempre Coesa e Coerente con la sua Essenza. Quindi per afferrare un minimo di questa realtà bisogna essere come l'acqua, fluidi e flessibili. Un credente, al contrario, sarà come un masso di roccia, che, pian piano, verrà eroso e cancellato dall'acqua.
Questo è il mio pensiero. A voi!
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