| L'antica Tradizione yogica, così come mostrata da Patanjali, ci mostra un cammino verso l'Illuminazione composto da Sette passi, che si applicano attraverso Otto Mezzi, conosciuti anche come: yama (autocontrollo), niyama (osservanze), asana (posizione), pranayama (controllo del respiro), pratyahara (astrazione), dharana (concentrazione), dhyana (meditazione), samadhi (contemplazione). Yama e Niyama si compongono di Cinque Voti per Yama e Cinque Leggi per Niyama: - non violenza (ahimsa), veridicità (satya), onestà (asteya), continenza (brahmacharya), e non possessività (aparigraha) per Yama. - Purezza (Saucha), appagamento (Santosa), austerità (Tapas) , studio (Svadhyaya) , e abbandono a Dio (Ishvara Pranidhana) per Niyama. Asana sono le posture, stabili e comode. Pranayama è il controllo del respiro interno, esterno e stabile. Attraverso il controllo di questi tre respiri, si arriva al quarto tipo di respiro, che permette il riassorbimento. Si giunge quindi a Pratyahara, o il controllo dei sensi, riassorbiti all'interno senza che si lascino influenzare dall'esterno. Dharana è la Concentrazione della Mente sull'Oggetto. Dhyana è l'ininterrotta Concentrazione della Mente sull'Oggetto, Samadhi è l'Unione della Mente con l'Oggetto. Quando Dharana, Dhyana e Samadhi si applicano Insieme si raggiunge Samyama, o Equilibrio. Applicando Samyama si conseguono tutti i Poteri. Quando si è liberi dai Poteri che genera Samyama si raggiunge Kaivalya, o Liberazione.
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