| L'Asparsa è da molti classificata una Via Diretta, in quanto è uno di quegli strumenti per raggiungere l'illuminazione "senza sforzo".
La parola Asparsa significa letteralmente "senza sostegno", e non può rientrare nel concetto di "sentiero" in quanto l'asparsa non è un sentiero. L'Asparsa è come un "salto nel vuoto", a cui ti prepari per una vita, o per un secondo, ma è un salto per pochi eletti. Citando la "triplice via del Fuoco" di Raphael: "se ti dico: « Non esiste né alba né tramonto, né chiaro né scuro », potrebbe mancarti la terra sotto i piedi perché per te questi fenomeni sono reali quanto la tua consistenza corporea. Però non ti sto parlando dal punto di vista della terra, che rappresenta la tua finestra, ma dalla prospettiva del sole. Ecco il punto cruciale di questo non-sentiero: di colpo ti parlo un linguaggio che non ti è noto, che non è tuo. Ora, saprai uscire dalla tua finestra terrestre, rimanere senza sostegni e lanciarti improvvisamente nel sole?"1
Ecco allora che sorge la "paura" del salto, la paura di abbandonare la propria Visione per gettarsi nel Vuoto, anche se non è il Vuoto a far paura agli Asparsin. Ma in realtà l'Asparsa ha un sostegno, poiché indipendentemente da quello che molti credono, non si può abbandonare e gettarsi nel Vuoto. Prima di fare il salto, ci si appiglia all'idea che noi abbiamo del salto stesso, ed è quella stessa idea il sostegno, il pungolo, del salto dell'Asparsin.
Ecco allora che l'Asparsin ha perso tutto, emozioni, logica, volontà e azione, rimane solo la consapevolezza acquisita, quella del Vuoto in cui si è gettato.
1Fonte:http://www.advaita.it/concetti/asparsa.htm
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