La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

Politeismo, Filosofia,Storia delle religioni,Etnologia

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Al Azif
Posted on 20/4/2011, 13:52     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




Ciao a tutti, oggi inizierò un post suddiviso in più parti, andrò ad analizzare il Politeismo nel suo complesso, suddividendolo in varie categorie, sotto appunto l'aspetto "Filosofico" passando per un breve "Cenno alla storia delle religioni", fino a concludere all' "Etnologia"
SPOILER (click to view)
L'etnologia (dal greco ethnos: popolo)lo studio delle popolazioni del mondo.


PARTE I - SIGNIFICATO ETIMOLOGICO DI POLITEISMO E FILOSOFIA



La parola Politeismo (dal greco molto e dio) designa in generale ogni affermazione teorica e ogni culto di più divinità simultaneamente autonome e reciprocamente indipendenti, anzichè di un unico Dio esclusivo di altri (monoteismo).

FILOSOFIA: - In campo filosofico l'affermazione politeistica è essenzialmente legata alla distinzione tra la divinità e Dio.
L'unità e l'unicità dell' Assoluto, la realtà divina indivisa, la divinità suprema (il Demiurgo o Motore di Platone, il Primo Motore di Aristotele, il Bene di Plotino),non esclude le diverse figure divine, ma le comprende in virtù di un'inclusione reciproca; anzi esige in forza della sua stessa ricchezza e potenza, la molteplicità degli dei, dalla cui mancanza sarebbe impoverita ( ved. Platone Leggi; e Plotino Enneadi)
Il Demiurgo di Platone delega alcune sue funzioni creatrici ad altri dèi, che egli stesso ha creato con altri esseri divini detti "demoni" (Timeo-Leggi).
Accogliendo le cosmologie di Eudosso e Callippo, secondo i quali le sfere celesti sono, rispettivamente 47 o 55, Aristotele ammette l'esistenza di altrettante divinità, simultaneamente subordinate e pari in dignità al Primo Motore.
Le diverse figure divine partecipano alla realtà,alla sostanza divina.
Questo Politeismo di fondo non era scalfito dalla critica filosofica al mitologismo politeistico, ne compromesso dall'interpretazione del Politeismo stesso come affermazione di successive emanazioni dell'unico essere supremo(neo-platonismo) o come riduzione della molteplicità degli dei a semplici attributi dell'unico Principio immanente (stoicismo), e neppure dell'ateismo metafisico negli epicurei.
Non è tuttavia impossibile scorgere nell'affermazione politeistica il tentativo di raggiungere l'Uno e Unico ineffabile attraverso la molteplicità dei suoi nomi, quasi altrettante possibilità di mettersi in comunicazione con lui.
Il Politeismo filosofico è ancora inscindibile dal panteismo moderno, in quanto la proiezione dell'Assoluto davanti al mondo, concepito come creazione e realizzazione ultima e totale della divinità a opera del mondo stesso, comporta che la concretizzazione di tale funzione si articoli in una molteplicità di enti divini.
Già per Hegel le istituzioni storiche, in particolare lo Stato, sono divinità reali in cui si realizza la ragione autocosciente, Hume dfese la costante politeistica della ragione filosofica contro il monoteismo religioso, interessato ed intollerante.
Per Weber, infine, il mondo dell'esperienza non valica i confini del Politeismo essendo questo espressione della lotta fra i diversi valori o le differenti sfere di valori, la quale non può concludersi nella vittoria di un valore solo.

PARTE II - STORIA DELLE RELIGIONI



Nell'ambito dell'esperienza religiosa il Politeismo si fonda su un elemento costante, se non essenziale: la molteplicità degli dei corrisponde, in misura maggiore o minore, ai vari aspetti della controparte dialettica esistenziale soprattutto in riferimento ai fenomeni essenziali dell'esistenza alle attività fondamentali dell'uomo.
La figura di ciascun dio, è quindi destinata, spesso fuori e accanto all'idea del deus otiosus impassibile e neutro, a riempire il vuoto di ogni realtà umana, o a impersonarne le caratterisctiche e le energie.
La rappresentazione della divinità si intellettualizza o si moralizza secondo se la loro funzione si trova nell'ambito concettuale o morale.
Storicamente certe forme di Politeismo si sono nutrite della divinizzazione e della personificazione di forze ed elementi naturali (vedi post sul Naturismo in altri culti).
Nell'ambito dei rapporti tra divinità e uomo, si distingue pr la sua incidenza e complessità, il fenomeno della ierofania o manifestazione del sacro in una qualche realtà.
Per quanto riguarda il Politeismo è sufficiente ossevare come le molteplici forme personificate della divinità siano legate particolarmente alla ipostatizzazione dei grandi fenomeni ed eventi in cui il sacro può manifestarsi più evidentemente nella sua potenza ed eccezionalità.
Nella sua esperienza religiosa del sacro l'uomo costruisce per tanto divinità cosmiche, vegetali, teriomorfiche, antropomorfiche o miste.
Notiamo di passaggio come lo stesso rigido monoteismo ebraico l'affermazione della trascendenza, e quindi dell'unicità della divinità, non abbia impedito, accanto all costruzione del celebre toro d'oro, la pratica di culti locali rivolti tendenzialmente alla ipostatizzazione di determinate epifanie della divinità stessa naturalisticamente concepita.
Infine, come fenomeno religioso essenzialmente culturale, il Politeismo non costruisce sistemi teologici dogmaticamente fissati, pure se storicamente è dato di constatare la sistemazione delle numerose divinità secondo genealogie (Esiodo) o raggruppamenti, per esempio in triadi (Babilonia, India) o secondo processi di identificazione o di scissione.
Talvolta tale sistemazione da luogo, o per ragioni politiche legate alla prevalenza di determinati gruppi o per la natura stessa del dio (prevalentemente celeste), alla supremazia di una divinità sulle altre.

PARTE III - ETNOLOGIA



A parte le grandi civiltà protostoriche del bacino del Mediterraneo, l'antichità classica e le civiltà dell'Asia, il Politeismo, nelle culture di interesse etnologico, è limitato a tre grandi aree: le civiltà precolombiane messico-andine, in cui, specie nel Messico, il Panteismo sembra essere espressione dell'antagonismo tra le divinità che rappresentano le grandi forze cosmiche (cielo-terra giorno-notte, sole-lune); nella Polinesia, ove il Politeismo ha il carattere oltre che di unione-opposizione cosmica; e infine l'Africa occidentale.
In tutti questi Politeismi si ha una ordinata gerarchia degli dei, al cui vertice può trovarsi una figura che presenta i caratteri, naturalmente evoluti, di un "primitivo" Essere Supremo celeste o di una divinità ctonia; oppure diuna doppia figura divina, o di una figura solare, o di un antenato tribale divinizzato.
Il culto comprende preghiere, autosacrifici(in Messico ad esempio era praticato l'autosalasso, come segno di devozione), confessione dei peccati, sacrifici umani, e più spesso di animali; si poteva svolgere all'aperto alla presenza o meno di immagini della divinità, in apposite capanne, o come nelle civiltà messicane nei templi costruiti su piramidi, dove vi potevano accedere solo i sacerdoti, mentre i fedeli assistevano ai piedi della piramide.
In concomitanza alla diffusione del culto politeista si nota la presenza di un evoluto sacerdozio: tra gli Aztechi, vi era praticamente un sacerdote specializzato per ogni divinità, ma capo supremo della religione-stato era il Re; nel Perù incaico, il sommo sacerdote, nominato a vita, era uno stretto parente dell'Inca, ed era una della autorità dell'impero: egli doveva condurre una vita esemplare, di castità e mortificazione.

Edited by Al Azif - 22/4/2011, 19:23
 
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+_Nahash_+
Posted on 20/4/2011, 16:27     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




persino i cattolici sono politeisti e non lo sanno.

La trinità che diventa uno e vabbè...poi gli angeli. i santi e la madonna sono tutti oggetto di venerazione...
 
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B0reas
Posted on 20/4/2011, 17:31     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




CITAZIONE (+_Nahash_+ @ 20/4/2011, 17:27) 
persino i cattolici sono politeisti e non lo sanno.

La trinità che diventa uno e vabbè...poi gli angeli. i santi e la madonna sono tutti oggetto di venerazione...

Quoto
 
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2 replies since 20/4/2011, 13:52   58 views
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