La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

La decapitata di Castel Gandolfo

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AlexandraS~
Posted on 12/4/2011, 16:21     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




Luglio 1955, il 10.
Fa caldo e siamo nel Lazio, Castel Gandolfo: residenza estiva del Papa, città che si affaccia sul un bel lago. Sulla riva, c'è un cumulo di fogli di giornale tutti datati 5 giorni prima e sotto un cadavere.
Lei è Antonietta Longo, 30 anni, originaria di Mascalucia, in provincia di Catania.

I fatti
A passeggiare al lago, ci sono Antonio Solazzi e Luigi Barboni, rispettivamente meccanico e prete in gita con la barca. Antonio, camminava più in fretta e sulla sabbia, in lontananza, vide questa piccola duna di giornali accatastati: i due uomini si avvicinano, e Antonio sposta dei fogli. Lì sotto c'è un corpo di donna, ma non è dal volto che capiscono che è una donna, perchè quel corpo una testa non ce l'ha.
Il corpo sembra martoriato, il sangue sotto i fogli è stato assorbito dalla sabbia e ovviamente la testa non c'è: la donna è stata decapitata.
I due uomini, spaventati, ricoprirono il cadavere ma il 12 luglio avvisarono le autorità che ufficializzarono il ritrovamento.

La scena del crimine
Arrivati gli esperti, si poterono mettere in chiaro pochissimi aspetti. Inizialmente, il corpo era coperto solo nella parte superiore da fogli di giornale, il quotidiano in questione era la copia de Il Corriere della Sera del giorno 5 luglio 1955.
Il medico legale stabilì che la donna era stata accoltellata numerose volte prima della decapitazione, al ventre, all'addome, alla schiena e l'unica ferita di queste, ritenuta mortale, era quella che aveva reciso l'aorta.
Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, permise però di accertare la mancanza delle ovaie: ovvero, l'assassino, mentre la donna era ancora in vita, le strappò le ovaie. Strano.
Successivamente, l'omicida tagliò di netto la testa della donna e la portò con sè; forse per rallentare il riconoscimento, forse per impedirlo del tutto , ma la testa non verrà mai più ritrovata.
Fu dichiarato che la donna, al momento del delitto, poteva avere un età compresa tra i 18 e i 26 anni. Ipotesi poi corretta e spostata tra i 26 e i 30. Era alta 1.60, curata tanto da avere le unghie di mani e piedi laccate di rosso; ben abbronzata e con al polso un bell'orologio.
L'orologio.
L'orologio fu l'unica cosa lasciata indosso alla vittima, piccolo ma fine, di marca Zeus. Altri oggetti erano sparsi vicino il cadavere, come un portachiavi, un orecchino con un pendaglio di forma rettangolare, un pezzetto di una foto raffigurante una coppia sottobraccio.
L'autopsia dirà che i tagli effettuati per asportare le ovaie, erano dei tagli fatti da una mano esperta: negli anni invece, si avvicendarono le probabilità, tirando in ballo tagli di bassa macelleria.

Le indagini
Ovviamente, negli anni '50 risalire all'identità di quel corpo fu molto difficile: il volto non c'era e non c'erano i vestiti, non si poteva cercare l'arcata dentaria, non si poteva confrontare nulla. Mancando anche la testa.
Comunque un indizio c'era, concreto e non fu la foto, ma bensì l'orologio. Quella marca, la Zeus era così particolare, che si scoprì essere stato prodotto in soli 150 pezzi unici, e venduti sotto richiesta.
Gli inquirenti girarono per tutte le gioiellerie della provincia di Roma e in contemporanea, controllarono le denunce di scomparsa fatte negli ultimi mesi.
Intanto dai referti si viene a sapere che la donna è stata decapitata ancora viva, e fu decapitata proprio in quel punto. La sabbia era intrisa di sangue fino buona profondità, tanto da far credere che abbia assorbito il sangue dato dalla decapitazione fino a 12 centimetri di profondità.

Il riconoscimento
Gli inquirenti girano a vuoto per due settimane, prima di arrivare alla denuncia del dottor. Gasparri: l'uomo, un funzionario del ministero dell'Agricoltura, aveva denunciato la scomparsa della sua domestica, Antonietta Longo, di 30 anni, originaria della Sicilia, che non aveva più visto da fine giugno. La donna era a suo servizio da quasi 10 anni.

Antonietta aveva chiesto 30 giorni di ferie alla famiglia Gasparri, quindi il suo rientro era previsto per il mese dopo: voleva tornare in Sicilia, dissero i datori di lavoro. La donna invece, viveva una doppia vita già da un bel poì: innanzitutto, aveva confidato alle amiche più intime di avere un grande amore, qualcosa di così grande d'aver rivoluzionato la sua vita.
Al punto tale da portarla a ritirare tutti i suoi risparmi il 4 aprile dello stesso anno, 331.000 lire, una bella somma per l'epoca. Inoltre, aveva depositato, nel mese di marzo, una valigia alla stazione Termini a Roma, contenente degli abiti e la classica biancheria matrimoniale. Poi, sempre il 5 luglio, la donna spedì una lettera ai familiari in cui annunciava le sue prossime nozze.

"Fra poche ore sarò sua. Spero di sposarlo e di darvi la gioia di un nipotino"


Antonietta uscì di casa la mattina del 1° luglio con in mano il biglietto che l'avrebbe riportata a casa: la donna invece pernottò fino al 5 luglio in una pensione.
Secondo gli investigatori, Antonietta incontrò il suo assassino proprio il 5, giorno in cui spedì la lettera ai familiari, e giorno indicato nella data dei giornali che la ricoprirono da cadavere.

La chiusura del caso
Gli investigatori riuscirono a rintracciare il presunto fidanzato di Antonietta, un certo Antonino ma non si arrivò mai ad un'incriminazione vera e concreta.
Perchè Antonietta è rimasta a Roma? Aveva un biglietto pronto in tasca, ma non tornò: molto probabilmente, ipotesi che si fece strada anni dopo e ancora oggi è indicata come la più probabile, Antonietta era incinta del suo assassino. Quell'uomo che voleva sposare in fretta e in furia, con il quale aveva programmato di condividere quella biancheria matrimoniale, lo stesso uomo che forse le ha strappato le ovaie per nascondere un figlio. Dalla frase che la stessa Antonietta scrisse nella lettera, si capisce che era convinta di sposarsi e di dare subito un figlio a suo marito, forse era troppo sicura. Appunto, forse era incinta e appunto ancora, l'assassino le strappò con violenza le ovaie, mentre era ancora viva, proprio perchè nel suo grembo c'era un figlio che quell'uomo, probabilmente non voleva. Forse era sposato, forse l'aveva illusa, non si sa.

Nel 1971, a casa del dottor Gasparri arrivò una lettera anonima che diceva che Antonietta era morta durante un aborto e successivamente sarebbe stata trasporata in riva al lago, e quindi decapitata.
Tutt'oggi, la storia di Antonietta rimane un mistero.



Servizio di Chi l'ha visto?

Edited by Mercury~ - 30/4/2014, 17:42
 
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+_Nahash_+
Posted on 12/4/2011, 16:32     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




e chi poteva aprire questo post? XD ormai sioamo io e te le malateXD
 
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AlexandraS~
Posted on 12/4/2011, 16:49     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




ahahahah
oh dobbiamo andarci a castello a vedere il punto esatto su xDDD
 
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3 replies since 12/4/2011, 16:21   217 views
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