| La Magia Sexualis è una particolare applicazione della conoscenza magica che si esplica attraverso il rapporto sessuale come strumento per l'evoluzione del mago. Essendo un tipo di ritualistica che prevede anche un atto sessuale, è estremamente complessa la gestione del rituale, che deve essere gestito con estrema sacralità e non con la normale consuetudine del sesso come è inteso nella società moderna. Un mito da sfatare a riguardo di questa branca dell'esoterismo è che non basta fare sesso per ottenere risultati magici, ma bisogna essere consapevoli che i rituali di magia sessuale sono così complicati da far quasi dimenticare ai cerimonianti che stanno facendo sesso. Esistono varie teorie al riguardo dell'uso della Magia Sexualis in ambito esoterico. C'è chi la vede come "Vie Regale" appunto perché considerata "integrazione degli opposti" (ma a mio avviso si pone oltre la definizione stessa di Via Regale perché nel rituale l'uomo non è più un uomo e la donna non è più una donna, sono solo due Iniziati, indipendentemente dal sesso dei cerimonianti... che volendo, potrebbero essere anche dello stesso sesso, o più di due), c'è chi la vede come "potente strumento magico" (dimenticando però anche il suo uso più potente, ovvero quello di strumento per la realizzazione),... dal mio punto di vista inquadro la Magia Sexualis nell'ottica del Tantra (che dal sanscrito significa Rituale), ovvero come pratica avanzata per raggiungere un diverso livello di consapevolezza. Precisato questo, è da aggiungere che nell'introduzione generale che si può fare in un discorso sulla Magia Sexualis, di grande importanza sono i ruoli svolti dai cerimonianti, ed il tipo di consapevolezza necessaria per operare determinati Rituali. Prima di tutto ci si dovrebbe ricollegare al concetto di Dakini, una forma femminile di divinità presente principalmente nella religione Buddhista (anche se presente anche nell'induismo e nella religione Bon), che incarna la "Shakti" (o Potenza) nel suo aspetto femminile. Essendo la Dakini l'Emanazione della Dea, essa svolge principalmente un ruolo da "tramite" per il mago operante. In un certo senso la Dakini è la porta attraverso cui il mago riprende Coscienza di Sé Stesso. Ciò implica che operativamente parlando, chi incarna il ruolo (o "ufficio") della Dakini, non troverà giovamento dal Rituale, ma che soprattutto, chi incarna questo ufficio dovrà essere in grado di essere una perfetta Porta attraverso cui il Mago possa ritrovare Sé Stesso. D'altro canto, anche il Mago dovrà saper sfruttare bene la Porta, poiché altrimenti (nella migliore delle ipotesi) l'operazione sarà vana. Questo porta alle condizioni in cui i due operanti devono predisporsi prima del rituale. La Dakini, che sarà la "Porta" del Mago, non potrà non essere una Donna (non nel senso fisico della cosa), e nella migliore delle condizioni dovrebbe poter essere in grado di essere un "canale Vuoto" attraverso cui il Mago proietta la sua Volontà. Ovviamente esistono anche rituali che non prevedono una particolare predisposizione spirituale della donna, ma sono rituali più avanzati e generalmente usati in contesti iniziatici di cui è meglio non parlare. Il Mago dovrà invece essere in grado di essere sia Uomo che Donna, o meglio essere entrambi ed al contempo nessuno dei due, perché dovrà canalizzare attraverso la Porta la sua Volontà, ed una Volontà pura ha bisogno di una Mente Pura e di un Cuore Puro. Ed il Mago dovrà anche essere consapevole che lo scopo ultimo del Tantra è perfezionare Sé Stesso "svuotandosi" o abbandonando qualsiasi impedimento alla sua realizzazione.
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