Origine e significato del termine
Diverse sono le derivazioni dell’etimologia Fata.
Deriva dall’ antico fauonoe o fatuoe, che nella mitologia pagana indicava la compagna dei fauni, anche dal termine fatica, che nel medioevo fu sinonimo di donna selvatica, in pratica, donna dei boschi, degli elementi e del mondo naturale e dal latino tardo fataorum, neutro plurale di fatum, ovvero fato, con riferimento alle dee che controllavano e governavano gli eventi umani (le Fatae).
In Scozia si traduce Sith o Sithide ed è il genitivo di Sithde che significa “Un essere fatato femminile” (la forma maschile è Siochar); in Irlanda, invece,se si tradurrebbe come Sidhe, quindi sarebbe il Popolo dei Sidhe o dei Feerie (Il Popolo delle colline o popolo delle Fate).
Aspetto e Caratteristiche
Siamo abituati ad attribuire alla Fata l’aspetto di un piccola donna luminosa, con le ali colorate,vestita di foglie e rami.
Secondo le tradizioni antiche,però, la Fata è ben diversa da quella a cui siamo a conoscenza,
si tratta di esseri composti dall’energia che ci circonda, presenti in questo mondo dapprima che arrivasse l’uomo, dotati di grande saggezza e intelligenza, in stretto contatto con la Natura e che possono variare il loro aspetto e la loro forma a loro piacimento. Fate ed elementi sono da sempre in simbiosi , la natura stessa delle fate deriva dagli elementi da cui traggono le proprie facolta' e le caratteristiche del carattere.
A volte usano materializzarsi per entrare in relazione con gli umani.
Vivono immerse nella Natura, dato che è ad essa che sono legate, le si può ritrovare nei boschi, nelle sorgenti, sugli alberi e nei corsi d’acqua e nel mare. Le Fate amano divertirsi in compagnia: ballare, suonare, cantare, mangiare e chiacchierare. Esse amano la compagnia dei loro simili o degli esseri umani dal cuore puro e sincero.
normalmente si esprimono, come tutto il piccolo popolo, attraverso un linguaggio non razionale detto "crepuscolare" tipico dell'emisfero cerebrale destro. Questo tipo di comunicazione consiste in un flusso di emozioni e sensazioni che si instaura tra il veggente e l'esserino con cui è in contatto, il più delle volte questo flusso è accompagnato da immagini per lo più simboliche.
Gli Scherzi delle Fate e il Terrore Fatato
Non è facile incontrare una fata, ne tantomeno entrare in contatto con essa.
Stando ai libri e ad altre fonti a mia disposizione solitamente le fate tendono a fare degli scherzi,
sia perché comunque hanno un’indole prevalentemente scherzosa e allegra,
ma soprattutto per mettere alla prova chi vuole conoscere il loro mondo e i loro segreti,
capendo, attraverso “prove” alle quali l’interessato verrà sottoposto, il carattere e cosa spinge quella persona ad avvicinarsi a loro.
Se la persona interessata ha un animo puro, non è spinto dalla curiosità ed è determinato ad entrare nel mondo delle Fate riuscirà a superare i così detti “Scherzi delle Fate” e il “Terrore Fatato”, accaparrandosi la loro fiducia e simpatia.
Questi metodi vengono usati da subito perché la prima cosa che le Fate cercheranno di fare sarà quella di allontanarci da loro.
La Barriera o Muro delle Fate:la persona che si avvicina al luogo in cui sono presenti delle fate percepirà davanti a se un vero e proprio muro che gli sbarrerà la strada.
Il Vento delle Fate:si tratta di folate di vento, con una forza variabile, che si manifesta quando le fate sono a noi vicine.
Questo vento può spostare gli oggetti o addirittura scaraventare una persona in luoghi opposti e distanti da quello in cui si trovano le fate.
L’Erba Fatata o Erba della Fame:calpestando una zolla erbosa che le fate hanno impregnato con un elementare, quest’ultimo prenderà temporaneamente possesso della persona attraverso i chakra e provocherà in essa una fame implacabile e l’elementale se ne andrà dal corpo della persona quando sarà sazio.
Un altro scherzo che le Fate fanno agli esseri umani che, per volontà o meno, si trovano vicino a un luogo fatato, consiste nel “cambiare” il luogo in cui esso si trova, inducendolo a cambiare strada o farlo girare a lungo intorno allo stesso posto senza riuscire a trovare la strada di ritorno nonostante la persona conosca bene il posto.
Il Terrore Fatato:si tratta di sensazioni che l’uomo ha quando si trova in luoghi in cui sono presenti le fate.
Improvvisamente la persona si sente oppressa, ha una paura irrazionale che porta ad allontanarsi velocemente dal luogo.
Mezzi per proteggersi dagli scherzi fatati e dal piccolo popolo stesso
- Rivoltare i vestiti
- Dormire con le scarpe con le punte rivoltate in direzione opposta rispetto al letto
- Fare un nodo con qualcosa che indossiamo o portare con sè un lucchetto
- Un nastro rosso attaccato a persone o animali o alla porta d'ingresso
- Il ferro, in particolre un chiodo arrugginito, ma anche l'acciaio sotto ogni forma.
- I chiodi piantati nella sponda anteriore del letto tengono lontani gli elfi dalle donne durante il parto e dai loro bambini.
- Le campane
- Bruciare alcune erbe, come l'iperico