Chiaroveggenza fisica, Dal LIBER E di Crowley

Prendete un mazzo di Tarocchi, mescolate, tagliate. Estrete una carta. Senza guardarla, cercate di identificarla. Scrivete la carta che avete chiamato, e la carta vera. Ripetete, e fate una tabella dei risultati.

Questo esperimento è più facile con un vecchio mazzo di Tarocchi, preferibilmente usato per la divinazione da qualcuno veramente esperto.

Ricordate che ci si può aspettare di chiamare esattamente una carta solo una volta su 78. Abbiate inoltre cura di escludere ogni possibilità di ottenere la conoscenza per mezzo dei sensi ordinari della vista e del tatto e persino dell'odorato.

E' opportuno tentare all'inizio la forma più facile dell'esperimanto, cercando di indovinare soltanto il seme.

Ricordate che in 78 esperimenti dovete ottenere 22 arcani e 14 carte di ogni seme; quindi, senza chiaroveggenza, potete indovinare esattamente due volte su sette (più o meno) chiamando ogni volta gli arcani.

Notate che certe carte sono in armonia fra loro.
Non sarebbe quindi grave errore chiamare il Cinque di Spade ("Il Signore della Morte") invece del Dieci di Spade ("Il Signore della Rovina"). Ma se chiamate il Signore dell'Amore (Due di Coppe) al posto del Signore della Discordia (Cinque si Bastoni), ciò dimostra che siete fuori strada.
Analogamente, una carte dominante da Marte sarà in armonia con un cinque, una carta dei Gemelli con L'Innamorato.

Via via che progredirete, saprete distinguere esattamente il seme tre volte su quattro, e riscontrerete pochi errori di disarmoni, e su 78 esperimenti riuscirete a nominare le carte anche 15 o 20 volte

Testo tratto dal LIBER E vel EXERCITIORUM; SUB FIGURA IX; II


Questo è stato anche il primo esercizio fatto da Gustavo Rol, (solo che lui usò un mazzo normale di carte con il dorso verde e da questo trovò anche la legge che unisce il colore verde, la quinta musicale ed il calore; ma questa è un'altra storia XD) e, dai suoi scritti si può leggere, si spaventò dei suoi poteri che non volle più usare la Magia per un po' di tempo...

Edited by Norman777 - 6/1/2011, 01:06

io voglio il signore dell'amore XD

In realtà Crowley non scrisse questo esercizio per far imparare la "chiaroveggenza" ai suoi successori. Crowley scrisse questo esercizio con un intento più profondo: imparare a condizionare volontariamente le leggi dell'Universo.
Lui non ti dice nell'esercizio di cercare di capire che carta hai estratto, ma ti dice di chiamare una carta e di vedere se la estrai (nel testo non specifica mai se la chiamata debba essere prima o dopo l'estrazione).
In questo modo imparerai a condizionare l'uscita di una particolare carta ed a mettere in moto quel meccanismo che sta alla base della magia, e farlo con i tarocchi lo rende molto proficuo perché con le loro 78 carte rappresentano l'interezza dell'Albero della Vita (comprese Sephiroth sui quattro mondi, Sentieri ed Emanazioni del Tetragrammaton).

Anche perché prima di girare la carta essa è tutte le carte del mazzo, solo quando l'abbiamo girata è divenuta la carta che vediamo (avete presente la teoria del gatto di schrödinger?)

Esattamente

"manovrare" in questo modo la magia, per così dire, possiamo ritenerlo positivo?

Non vedo perché non dovrebbe esserlo. Ho sempre pensato che un mago, che lo accetti o meno, è un arrogante poiché si arroga il diritto di cambiare il normale flusso dell'universo in base alla sua volontà. Quindi non vedo in questo esercizio nulla di così "strano" o "negativo"...