La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

Wiccan, Streghe e il diavolo

« Older   Newer »
  Share  
Morgwen )o(
Posted on 24/11/2010, 10:37     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png




Spesso si crede che chiunque sia coinvolto in pratiche esoteriche e religioni pagane sia in qualche modo in rapporto con entità oscure e maligne, e che derivi il suo potere dall'evocazione di forze infernali. In realtà, nessun wiccan che sia veramente tale invoca gli spiriti maligni. Il diavolo è una figura prettamente cristiana, estranea al paganesimo.
Nella Wicca non esiste niente di simile al paradiso o all'inferno, nè ovviamente al diavolo dei cristiani.
Così come non esistono figure equiparabili a Cristo o ai profeti.
Durante il periodo dell'Inquisizione, il Maligno venne usato come pretesto per screditare i praticanti pagani. A volte, del tutto erroneamente, la figura del Dio cornuto venne associata a Satana (così come la falce di Luna che corona la testa di molte divinità femminili), ma sempre ad opera di persone al di fuori del paganesimo e del contesto della Wicca.
Noi wiccan, quindi, non operiamo con il diavolo in quanto, semplicemente, non crediamo nella sua esistenza.
Essendo perfettamente consapevoli delle nostre scelte e delle nostre azioni, crediamo piuttosto nell'energia e nella sua neutralità.
L'energia non è mai qualcosa di positivo o di negativo: è una fonte di potere che, indirizzata e utilizzata in modo corretto, costituisce la materia prima della Magia.
Scott Cunningham illustra in maniera impareggiabile tale concetto affermando che l'energia, nella Magia, è paragonabile alla corrente elettrica: si può usare per alimentare un tostapane o una sedia elettrica, ottenendo dei risultati decisamente differenti.
L'energia è quindi neutra e costituisce, assieme al potere, il fulcro della Magia.
L'accusa di satanism è solo uno degli innumerevoli torti che le Streghe e i wiccan hanno subito dal Medio Evo ai giorni nostri.
La Stregheria intesa come fenomeno religioso e sociale affondava inizialmente le sue radici tra le classi più umili riscuotendo praticolari consensi fra gli oppressi.
La Vecchia Religione era insomma sinonimo di ribellione al potere feudale e alla Chiesa. Non è certo mistero che sistema feudale e clero andassero a braccetto: ribellarsi al potere della Chiesa equivaleva rivoltarsi al potere politico, all'oppressione esercitata dai potenti.
Questo concetto è bene espresso in un passo del capitolo I del Vangelo delle Streghe: "Come Diana diede la vita ad Aradia"
dove Diana parla alla figlia dicendo:

E tu sarai la più nota delle Streghe;
sarai la prima di tutte nel mondo;
e tu sarai maestra nell'arte di avvelenare,
di avvelenare i più grandi signori


e ancora:

E sarete tutti liberi dalla schiavitù e sarete liberi in tutto:
come segno della vostra libertà sarete nudi nei vostri riti
e così sarà finchè l'ultimo dei vostri oppressori sarà morto


Aradia scende quindi sulla Terra per decisione di Diana, così come Gesù per volere di Dio.
Ma se il Figlio di Dio condanna i peccatori e predica la concordia, Aradia istiga alla ribellione e perdona i peccatori difendendoli.
Diana quindi come Dio e Aradia, sua figlia, come Gesù.
La Stregheria come fenomeno antropologico e sociale.
Nel Vangelo delle Streghe gli Dei dell'Olimpo sono accostati a figure della religione cristiana, creando una commistione che può lasciare perplessi e apparire blasfema.
La Stregheria accostava divinità pagane a demoni biblici, considerandoli come simboli della ribellione all'oppressione della Chiesa.
La figura stessa di Diana, forse la più conosciuta e venerata, presente in molte tradizioni - dalla greca all'egizia, dall'ebraica alla celtica- è da sempre associata alla caccia e alle tre fasi lunari. In particolare, è simboleggiata dalla Luna e più precisamente dalla falce di Luna. Non è da escludere che proprio la Luna cornuta sia stata utilizzata dal cristianesimo come base per la creazione dell'iconografia del diavolo. Così come non è da escludere che lo stesso sia accaduto alla raffigurazione del Dio Cornuto.
L'accusa infamante rivolta alle Streghe di essere adoratrici del Maligno è inoltre suffragata dalle confessioni strappate alle povere malcapitate, che erano disposte ad ammettere qualsiasi cosa pur di vedere cessare le torture.
Nel periodo dell'Inquisizione non era semplice giustificarsi come pagani colti nell'atto di praticare una religione diversa da quella approvata dalla Chiesa: confessare di essere stati plagiati dal Maligno e dichiararsi pentiti era l'unico modo per salvare la vita.
Lo sport maggiormente praticato all'epoca, infatti, era la caccia alle Streghe, seguito dalle conversioni forzate.
Le Streghe quindi erano costrette a celebrare i loro riti incontrandosi di notte i luoghi isolati. I pentacoli erano fatti di pasta di pane e cera, materiali facili da occultare in caso di pericolo. I Libri delle Ombre erano scritti con inchiostri "magici" , visibili solo in determinate condizioni (ad esempio, con succo di limone, visibile alla luce di una candela).
Nei testi più antichi erano inclusi dei suggerimenti sul da farsi in caso di tortura; la maggior parte raccomandava la confessione come unica via di salvezza.

"I Segreti della Wicca" di Moon Child
 
Top
0 replies since 24/11/2010, 10:37   89 views
  Share