| Il déjà vu, letteralmente dal francese "già visto", è la sensazione di aver già vissuto, visto, o conosciuto un avvenimenti, una situazione, o un luogo che si sta verificando al momento.
Ci sono vari fenomeni di questo tipo, e tutti prendono dei nomi diversi: -Déjà vécu, il senso di aver già vissuto un'esperienza. -Déjà senti, sentire un suono, oppure avvertire un tipo di emozione, che se la si fosse già sentita. Questo si riferisce in modo specifico ad una sensazione mentale. Alcune persone sofferenti di epilessia del lobo temporale potrebbero fare un'esperienza del genere. -Déjà visitè, la strana conoscenza di un posto nuovo. Qualcuno potrebbe avere l'impressione di conoscere la strada da percorrere in una nuova città o in un nuovo ambiente, sapendo contemporaneamente che questo non dovrebbe essere possibile. -Déjà eprouvé, la sensazione di aver già provato a fare qualcosa. -Presque vu, il ricordare quasi, ma non del tutto, qualcosa. È la sensazione del "ce l'ho sulla punta della lingua". -Jamais vu, esplicitamente il non ricordare di aver visto qualcosa prima. La persona sa che è successo prima, ma l'esperienza non le è familiare. -L'esprit de l'escalier, il ricordare qualcosa quando è troppo tardi, ad esempio una risposta intelligente ad un commento critico.
Il nostro cervello, come si sa, è diviso in due emisferi. Il fenomeno del déjà vu, dal punto di vista patologico, parte dal lobo temporale sinistro ed è legato all’epilessia (che ha origine proprio da questo lobo), che non si manifesta con una perdita di coscienza ma proprio con una serie ricorrente di déjà vu.
«Il paziente vive una serie di esperienze che hanno uno scarto con la realtà, come se si trovasse all’interno di una galleria di specchi» Il déjà vu è uno stimolo elettrico anomalo che si manifesta in seguito a un disordine neurologico, come l’epilessia. La sensazione di realismo vissuta è giustificata dal coinvolgimento delle molteplici aree cerebrali, in particolare dall’amigdala (materia grigia) e dal sistema limbico, le strutture che sono appunto considerate le sedi delle emozioni. Può anche essere collegato ad ansietà e schizofrenia»
Su questo fenomeno non ci sono certezze, ma solo varie teorie. Gli esperti concordano nel sostenere che il déjà vu non si presta a facili spiegazioni. L’arresto del fluire dell’esperienza non solo produce stupore e disagi, ma scompagina la realtà dell’Io.
Il fenomeno del dèjà vu, però, allarga gli orizzonti agli studi scientifici, e prende una larga considerazione anche fra la parapsicologia. In questo contesto, sono state sollevate alcune ipotesi pseudoscientifiche. Il déjà vu sarebbe associato a presunti fenomeni di precognizione, chiaroveggenza o percezioni extra-sensoriali, ed è stato frequentemente citato in tale ambito come una presunta "evidenza" delle abilità "psichiche" della popolazione generale. Altre spiegazioni non-scientifiche attribuiscono questa esperienza a profezie, visioni (ad esempio ricevute in sogni) o memorie di vite passate. Alcuni ritengono che il déjà vu sia il ricordo di sogni. L'ipotesi è che, seppure vengano solitamente dimenticati prima del risveglio, i sogni possano lasciare qualche traccia non comune all'esperienza presente nella memoria a lungo termine. In questo caso, il déjà vu potrebbe essere il ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all'esperienza presente.
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