| La xenoglossia è qualcosa di quasi sconosciuto ai più, proprio per questo desidererei parlare di questo.
Innanzitutto, "xenoglossia" è una parola che viene dal greco: -Xenos, significa straniero; -Glossa, significa lingua.
La xenoglossia è la facoltà paranormale che permette di scrivere e parlare lingue sconosciute. Ma deriva da qualcosa, qualcosa di molto più misterioso di una semplice facoltà: infatti, nella maggior parte dei casi, la xenoglossia è una conseguenza delle possessioni da parte di spiriti vaganti. Le maggiori manifestazioni di xenoglossia si sono appunto avute durante le sedute spiritiche, dove i medium, impossessato dallo spirito del defunto, si esprimevano in lingue a loro sconosciute.
Esistono due diversi rami, per quanto riguarda questo fenomeno: nel primo caso, si è in grado di parlare una lingua una lingua sconosciuta, e quindi il soggetto riesce a elaborare frasi con un senso; mentre la seconda, più immediata, consiste in un veloce scambio di informazioni ( in genere delle domande, seguite da delle risposte) che siano coerenti, tra un soggetto e lo spirito che impossessa il secondo soggetto. In questo caso, parliamo di "responsive enoglossia".
La scienza a riguardo si dichiara molto scettica, eccezion fatta per Ian Stevenson, che lascia un piccolo spiraglio, dicendo che alcuni fenomeni da lui studiati potevano essere definiti solo con il termine "paranormale".
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