L'Abete
Considerato l'albero della nascita e dell'immortalità, per la sua capacità di vivere durante l'inverno, l'Abete rappresenta così la vita nella morte. Probabilmente è per questo che nella tradizione austro-tedesca si riteneva che nell'Abete dimorasse lo Spirito del Bosco. Anche quest'albero è connesso alla Luna e alla Dea, simboleggiando così la fertilità e l'illuminazione.
La tradizione cristiana dell'Albero di Natale deriva dall'usanza germanica di tagliare un Abete Rosso durante il solstizio d'inverno ed addobbarlo con candele, ghirlande ed altre decorazioni.
I fitoterapisti utilizzano le gemme dell'abete per la cura delle malattie respiratorie.
La Vite
I Romani e i Greci consideravano la Vite sacra a Dioniso e a Bacco, invece i popoli celtici associavano questa pianta alla Dea e al suo aspetto di fanciulla sensuale, irriverente, di amante e ispiratrice di poeti; proprio come quell'ebbrezza che, nella giusta dose, libera dalle inibizioni, dona gioia ed ispira gli artisti.
I popoli del nord ricavavano un vino speciale dalla pianta di more, che però in alcuni luoghi era proibito produrre, poichè quest'arbusto era caro alle Fate.
Il Nocciolo
Considerato un arbusto per le sue dimensioni ridotte, il Nocciolo, compare molto spesso nelle leggende celtiche in quanto fosse considerato una pianta sacra ai Druidi, che ne utilizzavano il legno per la divinazione tramite l'acqua, e per la fabbricazione di bacchette rabdomantiche. Inoltre, i Druidi, consideravano la nocciola il simbolo della saggezza interiore.