La Linea D'Ombra: esoterismo, paranormale e misteri

Quando il battesimo diventa immorale.

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Mercury~
Posted on 18/6/2014, 23:25 by: Mercury~     https://i.imgur.com/f9CQYv1.png   https://i.imgur.com/soPZJY8.png
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Da tempo sto riflettendo sul battesimo, il sacramento che segna per i fedeli l'ingresso nella Chiesa cattolico-cristiana e che garantisce a questi ultimi la salvezza nel Regno dei Cieli, anche se macchiati dal peccato originale (che io chiamo libero arbitrio, ma vabbé).

Da queste riflessioni, scaturite anche da molte discussioni che ho avuto in famiglia e con amici, sono giunto alla conclusione che il battesimo è fondamentalmente immorale, almeno nel 99% dei casi.

Sì, il battesimo è solo un sacramento simbolico. Non implica assolutamente nessun obbligo religioso, morale, etico, comportamentale, civile e quant'altro. Ci permette di vivere la nostra vita in modo sereno e senza limiti. Anzi, può essere anche considerato un valore aggiunto: grazie al battesimo possiamo fare da padrini e madrine ai nostri nipoti e da testimoni ai nostri amici, senza discussioni, senza doversi stare a battezzare (o a cresimare) a 40 anni e senza sembrare fin troppo fiscali e cinici su un sacramento senza alcun valore.

E sì, pur volendo il battesimo è annullabile. Lo sbattezzo è infatti previsto da non-si-sa-ancora-bene-quale combo fra leggi sulla privacy dello Stato italiano e ordinamento cattolico, che in qualche modo permettono di dissociarsi completamente dalla Chiesa tramite una procedura fin troppo semplice e meccanica.

Fatte queste premesse, non credete però che possa essere considerato immorale prendere una decisione del genere per un'altra persona? Con un po' d'acqua, nostro figlio entrerà a far parte di una comunità di cui non conosce neanche il nome; sarà considerato il figlio di un Dio di cui ignora perfino l'esistenza e con cui non ha alcun tipo di rapporto spirituale; il suo nome verrà iscritto in dei registri e da lì non verrà mai più cancellato (lo sbattezzo prevede solo una correzione, non la cancellazione del proprio nominativo).

Proprio per queste tre delicate considerazioni ritengo il battesimo, così come viene praticato oggi da moltissime famiglie e in uno Stato laico come quello italiano, un fatto immorale. Non sarebbe molto più semplice, pratico e rispettoso lasciare piena libertà religiosa e intellettuale al ragazzo, che arrivato ad una considerevole età potrà scegliere da sé la religione o il tipo di fede che sente più vicina? Perché bisogna soccombere alle semplici "tradizioni culturali", quando si può scegliere una strada più corretta dal punto di vista morale? Sono l'unico a pensarla così, o pure voi credete che non sia giusto far avvicinare un esserino di 1 o 2 mesi ad una cosa molto più grande di lui?

Edited by Mercury~ - 19/6/2014, 10:28
 
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