CITAZIONE (_NeveNera_ @ 17/7/2011, 18:42)
L'Uomo non può essere classificato come un "Dio" in quanto gli "Dei" e le loro forme sono una sua Invenzione. L'Uomo è qualcosa di assolutamente immenso quanto incredibilmente ignobile e insignificante. L'Uomo è tutto. A molti, moltissimi non interessa, ma noi, come razza, siamo degli Eletti, perchè possediamo una cosa che trascende i sensi senza doverci lavorare sopra... Il nostro Pensiero. Il nostro Pensiero (com'anche i nostri sentimenti) non sono influenzati dalla coscienza sensibile, dal sè sensibile, ma sono come un entità a sè stante, che può ergerci alle Vette più alte della Conoscienza quanto negli abissi più remoti della Pazzia... Noi siamo grandiosi, ma la nostra mente è qualcosa che va' oltre la grandezza... Che ci rende Unici.
Questo grazie alla capacità di intendere e di volere immagino.
L'uomo è in grado con il pensiero di non farsi sopraffarre dagli istinti e quindi con un atto di volontà pò trascendere la carnalità e risvegliarsi dall'illusione.
Il pensare però in quanto vittima dell'illusione, poichè con il corpo ne subisce gli effetti, dovrebbe essere inteso come un’entità esterna, indipendente e in sé conchiusa; si può afferrarne l’essenza solo se si prescinde da sé stessi.
Non si dovrebbe considerare il pensare come un’attività soggettiva, creata dalla stessa coscienza o tantomeno dal cervello: è un’essenza esterna sia al soggetto che all’oggetto, trascendente.
Il pensiero non è una nostra produzione, ma una sostanza offertaci dall’esterno quale campo ove, tramite esso, si può generare con l’azione intermedia dell’Io, la conoscenza del mondo.
Il pensiero è quella cosa che mi dà facoltà di formare concetti: esso riesce a tirare i fili fra varie rappresentazioni, donate dalla percezione, per poi riunirle insieme in una idea globale. (concetto)
La verità è che la separazione effettuata dal nostro io è in realtà una menzogna, un artifizio; dobbiamo concepire noi e il mondo come parte di un unico corpo indifferenziato.
Tale separazione può essere risolta tramite il pensare, il quale abolisce ogni separazione.
La coscienza che distingue “un fuori e un dentro” non è una qualità tipica e universale nel mondo spirituale: appartiene solo al gradino umano. Ogni entità che lo attraversa, distingue un mondo interiore da uno esteriore: questo è ciò che contraddistingue l’attraversare il grado di evoluzione umano.
Gli Angeli creatori, in quanto a divinità,secondo me, hanno una forma pensiero che invece di scomparire nel tempo rimane immutata e si fissa insieme agli altri elementi di base:gli eteri.
Si potrebbe dire, che la Creazione è nata dal:
desiderio/Cielo (volontà divina) di creare la Terra/uomo (immagine divina.Ovvero come in alto,così in basso.
Gli stati fisici sono: solido, liquido, aereo, calorico: oltre a loro esistono altri stati più sottili: Etere della luce, del suono e della vita. L’etere della vita unito agli altri due si esprime come: “pensiero del cosmo”.